L’ARRIVO DELLA STATUA DELLA MADONNA A CITTÀ DELLA PIEVE NEL 1943

Brano tratto da “Le cronache del Santuario della Madonna di Fatima di Città della Pieve – 1946″

..quando avemmo notizia delle apparizioni di Fàtima subito, per grazia di Dio, sentimmo che trattavasi veramente di un messaggio di salvezza che riguardava l’intera Umanità.
Ogni nostra attività (Azione Cattolica – Scuola Catechistica – Oratorio – Orfanotrofio ecc.) era stata, fin dall’inizio, consacrata alla Madonna; ci parve doveroso, quindi accogliere pronti il nuovo invito e creare un centro di diffusione del nuovo messaggio di misericordia.

Col 25º delle apparizioni, ricorreva quello di Episcopato del S. Padre Pio XII; il 50° di sacerdozio del nostro Ecc.mo Vescovo Mons. Giuseppe Angelucci; il 75° di fondazione della Gioventù Italiana di17A. C. La concomitanza delle date nella luce di Fàtima, ci confermò nel proposito; ci parve il modo migliore per manifestare il nostro amore al Papa, al Vescovo, alla cara Gioventù di A. C.

Seguendo le indicazioni dei Veggenti, ordinammo una statua in legno da mettere in venerazione nel nostro Oratorio. E si attese ad organizzare solenni manifestazioni mariane per il settembre 1943. Ma gli eventi precipitarono…! più aspra e a noi più vicina si fece la lotta!… Tentammo ogni mezzo per avere la statua ma invano. Dopo il bombardamento della Stazione di Bolzano (dove la statua doveva trovarsi giacente per l’inutile tentativo di spedizione) decidemmo di rimandare tutto a dopo la guerra, disposti ad ordinare altra statua; chè quella eseguita ritenevamo ormai perita nel bombardamento.

Qui giova qualche particolare. Nella ricerca affannosa di un qualche mezzo di trasporto, dopo sospese le spedizioni per ferrovia, il sacerdote direttore dell’Opera, si recò a Firenze e fece premura, presso persona che poteva avere qualche possibilità. «…Ci aiuti, ci aiuti a farci avere la Statua… la Madonna, vedrà, non sarà ingrata!… ». Fu risposto tra le lacrime: «Ho proprio bisogno di una grazia tanto grande…metterò tutto il mio impegno». Bravo! ci faccia arrivare la statua e la grazia l’avrà!… ». una cambiale firmata per conto della Madonna…è vero, ma andò così!

Ancora. Nell’incrociarsi di telegrammi ed espressi per interpellare agenzie di trasporto, i giovani della Casa più volte, sorridendo, ebbero a dire… « Caro Don… se la Madonna non la portano gli angeli come a Loreto… lei non l’avrà! ». E ci si rassegnò!… restò però vivo il desiderio di fare qualche cosa per onorare, nello spirito di Fàtima, il Cuore Immacolato di Maria.

Alla fine del settembre 1943, decidemmo di far dipingere un quadro e metterlo in venerazione nella prossima ricorrenza del 13 ottobre.

Il primo sabato del mese di ottobre, verso le 10 del mattino, una nostra benefattrice, ci avverte emozionata: «E’ arrivata la Madonna!… > – << Quale Madonna? »… (chi pensa più ormai alla statua?) ma, per il corridoio, due uomini recano una lunga cassa… Accorrono quanti sono in casa, la cassa è aperta… ci prostriamo e piangiamo…! La Madonna è venuta… la Madonna è venuta! Osserva un giovane: «ma oggi è il 2 ottobre, sono gli Angeli Custodi!… E’ vero! Primo sabato del mese di ottobre – due del mese festa degli Angeli Custodi! Presi dal desiderio di sapere come la statua sia giunta, conosciamo altre circostanze, così bene ordinate che (senza voler vedere miracoli per forza) ci fanno necessariamente pensare alla mano della Provvidenza.

La statua è arrivata per ferrovia: è stata spedita (documenta la bolletta di spedizione) il 1° ottobre alla stazione di Firenze ed è giunta a noi il 2 ottobre mattina. Con la guerra, i mitragliamenti, le spedizioni sospese, lo scalo ferroviario a circa 8 chilometri di distanza!…
No, non l’hanno portata gli Angeli, la Madonna, come dicevano i giovani, no! ma gli Angeli non sono la guida degli uomini?

Da Firenze riceviamo: Sapevo che la statua della Madonna era arrivata perchè la grazia che attendevo l’ho ricevuta »…. Grazia (poi conoscemmo) di ordine spirituale, segnalatissima. La caratteristica di Fàtima! Dunque la Madonna aveva benignamente riconosciuto la cambiale firmata dal povero assistente? Poi la guerra incalzante… il fronte… le rovine…! Il « Piccolo Rifugio Maria Immacolata » diventa il rifugio di centinaia di persone che il terrore fa sciamare verso la nostra casa. << Ci lasci, ci lasci qui! c’e la Madonna!»

E la Madonna salva tutti! nonostante la guerra furibonda combattuta a pochi passi da noi, dalle nostre finestre… salva la città dalla maggiore, temuta, rovina; salva in mille episodi di salvezza che la voce affannosa descrive e le lacrime asseverano!

E incomincia il pellegrinaggio della gratitudine! che fa apparire troppo angusta la cappella che accoglie la statua. Vicino, la grande chiesa francescana reca i segni della terribile bufera… ma è vasta, di belle linee, luminosa… perchè non diverrebbe il Santuario della Madonna di Fàtima?
Il Santuario italiano della Madonna di Fàtima?

Il messaggio della Madonna è messaggio di salvezza e di pace per l’Umanità, chi più della Patria nostra necessita di salvezza e di pace? Intravediamo il piano delle materne misericordie. Nella terra di San Francesco, e di San Benedetto, al centro d’Italia, un Santuario che diffonda la luce di Fàtima, un invito celeste, a quanti hanno bisogno di ritrovare le smarrite vie dello spirito. E sul portale del Santuario si leggerà: << Venite figli a Me. Io sono la Madre del Santo Amore – V’insegnerò le vie di Dio »>!
Due anni di lavoro silenzioso… di difficoltà… mentre si moltiplicano le grazie e le misericordie di Maria. Due anni… durante i quali, talvolta, par ci raggiunga e ci sfiori, l’atmosfera del prodigio!…