LE SAGRESTIE

Le sagrestie si trovano dove un tempo era ubicato l’ex convento.

Durante il recente restauro conservativo, al quale è stato sottoposto il crocifisso presente in una delle sale, si è scoperta la data di realizzazione dell’opera, risalente all’anno 1833.

Sopra la porta d’ingresso alle Sagrestie è presente un affresco di Antonio Circignani (detto il Pomarancio). Il dipinto murale d’ispirazione caravaggesca denominato “Ecce homo“, risale al XVII e ritrae il corpo martorizzato di Gesù Cristo.

La statua del Sacro Cuore. Le targhette apposte sul piedistallo riportano le scritte: Francesco Rosa & C. Roma; Rosa, Zanazio & C. Fornitori di Sua Santità, Roma, Via Borgo Nuovo, 96.

Relativamente alla statua del Sacro Cuore, dalle memorie della ex chiesa di S. Francesco, Don Luigi Cecchini così scriveva:

“1921 – Il 3 aprile, domenica in albis, nella chiesa di S. Maria dei Bianchi, nel pomeriggio, Sua Ecc. Mons. Vescovo Giuseppe Angelucci benedice la nuova statua del S. Cuore di Gesù, che poi provvisoriamente viene portata nella chiesa di S. Francesco. La processione riesce solennissima, vi partecipa Mons. Vescovo, tutti portano in mano un ramoscello di olivo. Segue nella chiesa di S. Francesco un triduo in onore del Sacro Cuore. La statua costa lire 940 non compreso il piedistallo in legno, che è offerto da Mons. Vescovo. Le lire 940 furono raccolte tra i fedeli.”

La statua di San Giuseppe
La statua di Sant’Antonio da Padova

Nel corridoio delle sagrestie, poco dopo l’entrata dell’oratorio, sulla sinistra, è presente un pregevole affresco risalente al XIV secolo, purtroppo molto danneggiato. Nel libro del Canuti ” Nella Patria del Perugino” così viene descritto: “…affresco del secolo XIV, con “la Vergine e il Bambino in braccio, S. Antonio Abate e S. Francesco d’Assisi”. Era un quadro meritevole di essere conservato, per la sua antichità ed importanza artistica: ma nel luogo in cui si trova, essendo esposto alle ingiurie dei ragazzi, è molto rovinato.”

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